Riceviamo da Damien Caragiale, l'autore di "Subliminal", un articolo molto controverso sulla pandemia in atto e su quello che ci attenderà.
L'UOMO POST-COVID SARÀ UNO ZOMBIE
di Damien Caragiale
Tutto l'affare Covid-19 ha poco a che fare con la salute pubblica.
Questo può apparire sconcertante, ma è solo un'affermazione controintuitiva. L'emergenza Covid riguarda ben altre aree dell'agire umano, che saranno chiare dopo la lettura di questo articolo.
Gli obiettivi di tale emergenza sono da sempre stati a lungo termine, e noi siamo solo all'inizio di un processo di "zombieficazione" di massa. In una suggestione che può essere di tipo letterario sci-fi, la zombieficazione sta ad indicare un processo in cui si riduce l'essere umano ad individuo senza volontà e senso critico, completamente plagiato ed eterodiretto.
Ma come si giungerà ad una situazione del genere? Partiamo dall'inizio.
Abbiamo assistito alla creazione di una falsa emergenza sanitaria scientemente studiata. Il fatto che il virus Covid sia stato prodotto in laboratorio è ormai fuor di dubbio, ce lo dice lo stesso Anthony Fauci che ammette che esso possa essere un prodotto di laboratorio. Si dà il caso, infatti, che l'incriminato laboratorio di Wuhan sia gestito proprio dall'OMS con personale non solo cinese ma anche americano. E con i protocolli esistenti nei laboratori di quella portata, il virus non sfugge sotto le suole delle scarpe, come accade nei film americani, né si diffonde nei mercati cinesi in cui da secoli si mangia di tutto in barba ad ogni buona regola sanitaria (un virus non muta così facilmente senza un piccolo aiuto di ingegneria genetica).
Dunque, si crea questo nuovo virus e si comincia a instillare la paura nelle persone. Come? Ovviamente tramite i mezzi di comunicazione che ricevono le stesse agenzie e diffonondono sempre la stessa versione dei fatti (e chi si scosta da questa lettura rischia di venire linciato o peggio non più sovvenzionato da chi ha in mano la comunicazione), chi la pensa diversamente è un matto, un complottista, un terrapiattista, e merita la gogna.
Il governo delle genti tramite la paura è un sistema vecchissimo, ma sempre efficace.
Il nuovo virus è effettivamente piuttosto contagioso e pericoloso, ma non così come è stato raccontato, si è stati bene attenti a creare qualcosa di più pericoloso di un'influenza, ma non così tanto da sterminare il genere umano: ripeto, lo scopo della creazione del Covid non è quella di infettare il mondo (infatti ciò non è accaduto), ma di iniziare un processo di controllo di massa che nulla ha a che fare con la salute delle persone.
E allora tutti quei morti? Si dirà… Le cifre dei morti del Covid sono state completamente alterate: la maggior parte dei decessi attribuiti a Covid riguardava pazienti fragilissimi, multipatologici, risultati positivi al nuovo virus, ma morti per altra causa. Molti medici hanno dichiarato di aver dovuto scrivere sulla cartella clinica "causa decesso: Covid", quando in realtà non era così. E le terapie intensive intasate? Se l'OMS stabilisce per protocollo, che qualsiasi positivo al Covid con sintomi (ovviamente non trattato con nessun farmaco, ma lasciato al proprio destino), vada messo in terapia intensiva ed intubato (che poi è la maniera migliore per far peggiorare le sue condizioni), si fa presto a saturare qualsiasi reparto.
Quindi, alla fin fine, il Covid ha ucciso pazienti già ammalati di altre patologie, immunodepressi come gli anziani, e chi, pur non essendo avanti con l'età, ha avuto la sfortuna di non avere costitutivamente delle difese immunitarie sufficienti. Di contro, la maggior parte degli infetti non ha sviluppato patologie, i cosiddetti asintomatici, che sono stati poi la maggior parte.
Dopo la creazione ad arte della falsa emergenza, le persone sono spaventate e confuse da continue aperture, chiusure, divieti incomprensibili, lockdown e via dicendo. Si tratta di un sistema anch'esso ben oliato: quello dello shock emozionale è capace di annientare qualsiasi volontà (lo si usa nelle tecniche di tortura per far perdere all'individuo la propria capacità di giudizio). Il martellamento mediatico dà sempre i suoi frutti in chi è poco dotato di senso critico, e sono la maggior parte.
A contorno di tutto ciò non manca un lato dal sapore folkloristico: gente che canta dai balconi, forze dell'ordine che rincorrono un tipo che passeggia da solo sul bagnasciuga in pieno lockdown, slogan vari che cercano di tranquillizzarci che "ce la faremo", ed amenità tra le più svariate.
Ma ecco che si inizia a parlare di soluzioni (in genere chi crea l'emergenza è lo stesso soggetto che suggerisce poi la cura, che finisce per rivelarsi peggiore del male); non si parla di farmaci che risolvono la patologia, sistematicamente ignorati (mentre le persone morivano a casa con la terapia suggerita dalle autorità: tachipirina e vigile attesa, un altro modo per peggiorare le condizione di salute dei malati), anzi, con vari pretesti si mettono all'indice le cure che funzionano: idrossiclorochina, ivermectina, plasma iperimmune, anticorpi monoclonali (la motivazione è che sono sperimentali e quindi non sicuri), fino al rifiuto di usare antinfiammatori, cortisonici ed eparina. Tutti farmaci usati da decenni.
Si badi che non sono mere ipotesi di efficacia: in barba ai (fasulli) protocolli imposti, svariati medici hanno dichiarato di aver praticato queste cure, salvando il 99% dei malati. Sono tutti farmaci, inoltre, presenti sul sito dell'AIFA come soluzioni al processo infiammatorio dovuto a Covid.
Ma le autorità non ci stanno, non approfondiscono, dicono che sono solo farmaci sperimentali. Non ci stanno perché sta arrivando il coniglio dal cappello: il vaccino (o meglio i vaccini). Cosa strana è che una volta messi a punto, anch'essi sono stati autorizzati dall'EMA in via provvisoria, e a dirla tutta, oltre ad essere vaccini molto diversi da quelli che decenni fa hanno veramente salvato delle vite, non sono neanche dei veri vaccini, ma vaccini genici sperimentali.
Perché le cure efficaci no, ed il vaccino sperimentale sì? Ci arriviamo tra poco.
Inizia anche qui un plagio mediatico mai visto riguardo alla bontà di tali vaccini, si mettono in campo VIP che invitano a vaccinarsi, le persone sono entusiaste per questo farmaco miracoloso e inizia a serpeggiare un odio massivo contro chi comincia a nutrire dei dubbi, anche dopo decessi dovuti proprio alla vaccinazione. Anche un premio Nobel come Luc Montagnier, che si permette di avanzare tantissimi dubbi sull'uso di questi vaccini, viene liquidato come "vecchio rincoglionito".
Cosa ancora più sconcertante: ci viene assicurato da ogni dove che una volta vaccinati, abbiamo svoltato l'angolo, la pandemia è debellata.
La cosa è così importante che si introduce anche il Green Pass: non essendo possibile imporre l'obbligo vaccinale (per ovvi motivi costituzionali), si preferisce introdurre la tessera verde (in dote solo agli unti dal siero miracoloso), necessaria non solo per poter bere un caffè al bar, ma anche per lavorare. Un obbligo surrettiziamente introdotto e al contempo un provvedimento tra i più infami adottati da Paesi nominalmente democratici.
A tutt'oggi, settembre 2021, siamo arrivati a questo punto.
Pandemia finita, quindi? Nient'affatto, perché sorgono parecchi problemi: anche i vaccinati si ammalano e sono contagiosi, iniziano a diffondersi le varianti del virus (i medici più onesti e liberi affermano che se un virus incontra un'ostacolo è normale che tenda a mutare, è proprio la vaccinazione ad indurre la creazione di varianti).
Siamo quindi all'emergenza permanente e si va avanti con decreti aventi forza di legge. Lo stato di diritto è momentaneamente sospeso.
In definitiva, abbiamo una falsa emergenza sanitaria e vaccini che non funzionano. Un po' poco per tirare in ballo la "zombieficazione" di massa, infatti non siamo che all'inizio di questo processo. Non si rende un essere umano uno zombie con una mascherina ed un vaccino inutile.
Anche affermare che si tratti solo di una manovra per arricchire Big Pharma è fin troppo ingenuo, qualunque multinazionale mira a moltiplicare a dismisura il proprio fatturato, non ce ne siamo mica accorti oggi.
Chi sta al di sopra delle multinazionali (quelli che Giulietto Chiesa definiva i "Padroni Universali") non ha bisogno di soldi, ne ha finché vuole; non ha bisogno di potere, ne ha già a sufficienza; non ha neanche bisogno di avere visibilità. L'ossessione di questi individui è una soltanto: il controllo.
Ci avviamo da questo momento alla creazione di una società capillarmente controllata. Se prima della falsa emergenza si controllavano i popoli con mezzi macchinosi come la stratificazione sociale, la manipolazione dell'informazione, un sistema economico che induce a schiavizzare le masse, da domani tale controllo verrà perseguito individuo per individuo, andando a toccare non più lo status giuridico-sociale, ma il corpo fisico di ogni singolo individuo.
Tutto quello che abbiamo vissuto finora aveva come unico scopo quello di abituarci a subire supinamente l'inoculazione di sostanze in maniera periodica. Non l'hanno ancora detto chiaramente, ma è nell'aria che dovremo vaccinarci ogni anno, se non ogni sei mesi.
Arriviamo finalmente al fine di cui il Covid è stato il mezzo (e per questo la salute non c'entra nulla): chiedere di subire un intervento sul proprio corpo.
I Padroni Universali non impongono nulla, fanno in modo che siamo noi a chiedere quello che Loro vogliono.
Però, si sa, la scienza medica va avanti, anzi è già andata avanti e molte tecnologie nuovissime sono appena dietro l'angolo, giusto il tempo di alzare lentamente l'asticella. L'anno prossimo avremo nuovi vaccini più avanzati ed efficaci, l'anno seguente ci daranno qualcosa di ancora più all'avanguardia, fino alla carta definitiva: gli impianti di nanotecnologia, con ogni probabilità facenti uso dei quantum dot (nanocristalli).
Maggiori informazioni sui quantum dots a questi due link:
link 1: punti quantici, gli esperimenti del MIT
link 2: il libretto delle vaccinazioni si scrive sottopelle
Ci indottrineranno su tutti i vantaggi dei quantum dots innestati nell'organismo, in nome della nostra salute e confidando su uno scientismo ormai dilagante (cosa molto pericolosa, se la ricerca è finanziata da individui che usano la tecnologia per nuocere al genere umano), ce li venderanno come una panacea di tutti i mali, e sono presenti sulla rete una miriade di articoli che ne assicurano il buon uso. Ma la sostanza non cambia, i peggiori mali provengono spesso dalle migliori intenzioni (se queste tecnologie sono votate al brain-washing ed al mind-control).
Le possibilità di questi quantum dot-tattoos sono infatti innumerevoli, avremo scritta sul corpo la nostra identità digitale: dati sensibili, dati bancari (la moneta sparirà), dati bio-medicali.
Sì, perché la particolarità dei quantum dot è che siano controllabili da remoto, dunque diranno in tempo reale se siamo stati dei bravi cittadini degni di uno stato democratico (!), se abbiamo svolto le nostre dodici ore di lavoro, esso traccerà i posti in cui siamo stati e da ultimo se abbiamo bisogno di terapie mediche, cioè se siamo stati troppo depressi o troppo euforici, stressati o rilassati, zelanti o indisciplinati, diranno se nel nostro corpo debba essere rilasciata di conseguenza una sostanza piuttosto che un'altra. Siamo arrivati al controllo mentale più puro.
L'uomo post-Covid sarà uno zombie, mansueto, tranquillo, che non darà problemi di insubordinazione. Il processo di zombieficazione, originato da un virus partorito in laboratorio, ha finalmente trovato la sua attuazione finale.
Si tratta di un progetto, quello del controllo globale, risalente alla notte dei tempi, e nei prossimi anni avremo il triste privilegio di vivere il punto di svolta verso questa nuova società di automi eterodiretti, quadrumani adibiti a lavoro, senza più una parvenza di libero arbitrio.
Ultima nota tragicomica: nessuno ci imporrà nulla, saremo noi a chiederlo.
Damien Caragiale
(segue video di un personaggio istituzionale sull'uso medico delle nanoparticelle)
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